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Sabato, 02 Marzo 2019 13:08

Le maschere tradizionali del Carnevale di Satriano In evidenza

Scritto da Rocco Perrone
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Le maschere del Carnevale di Satriano Le maschere del Carnevale di Satriano

Le informazioni che stai leggendo sono aggiornate. Ti consigliamo comunque di collegarti sul nuovo sito ufficiale del Carnevale di Satriano.

La tradizione del Rumita
Il Rumita (eremita) è un uomo vegetale completamente ricoperto da foglie di edera, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case. E’ il suo modo di bussare. Chi riceve la visita del Rumit rispetta il suo silenzio e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa (fino a qualche anno fa generi alimentari, ora pochi spicci). Nel corso dei decenni le interpretazioni che le varie generazioni hanno dato a questa figura misteriosa sono cambiate. Chi l'ha visto prima della seconda guerra mondiale racconta che "u rumita" era uno spirito francescano, un eremita appunto, una persona che viveva ai margine del paese e che dopo un inverno rigido usciva dai boschi per fare la carità. In seguito, le vicende dell'emigrazione hanno accostato questa figura al satrianese che non ha avuto né la voglia né la possibilità di lasciare la Basilicata e che rimasto in una situazione di assoluta indigenza girava per le strade del paese e delle contrade, vestito di edera per rimanere anonimo, alla ricerca di qualcosa da mangiare per affrontare con forza e vigore la primavera. Ora c'è la nuova interpretazione. I giovani satrianesi hanno intenzione di utilizzare il Rumita per lanciare un messaggio ecologista universale che è un rovesciamento dei valori, una rivoluzione copernicana: ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro.

L'Urs (orso) 
Anche l'interpretazione e la simbologia sull'Urs è cambiata nel corso degli anni. La maschera dell'Urs veniva utilizzata per vendicarsi di un torto subito. Il giorno del Carnevale indossate le pelli e divenuto anonimo, il satrianese poteva restituire un torto subito e in questo modo risolvere i conflitti sociali. Nel secondo dopoguerra, come per il Rumit, la figura è stata associata al fenomeno dell'emigrazione e secondo questa interpretazione rappresenterebbe l'emigrante satrianese di ritorno che arricchitosi all'estero si vestiva di pelli di pecora o capra, in contrapposizione al Rumit, il satrianese rimasto nella sua terra, che si vestiva di sole foglie, e in maniera spavalda e senza ritegno girava tra le case del paese entrando di forza e comportandosi da padrone delle cose altrui. Negli ultimi anni girano tra le strade del paese più Urs insieme, non uno solo, capitanati da un pastore capo orso.


Il capo orso
Come detto la tradizione è in continua evoluzione. Negli ultimi anni una nuova maschera è diventata centrale nel Carnevale di Satriano: si tratta del pastore capo orso, un personaggio che tiene le redini di tutti gli orsi e li conduce in giro per le strade del paese.

La Quaresima
La Quaresima è una donna vestita di nero con un smorfia rossa disegnata dalla bocca fino alle sguance. E' interpretata anche da maschi. Con una bella filastrocca piange la fine del Carnevale imminente e porta in testa una culla dove, dicono le queresime, all'interno c'è un nascituro concepito durante il periodo di Carnevale e di cui non si conosce il padre.

A Zita
E' la rappresentazione del matrimonio con lo scambio dei ruoli: i maschi fanno le femmine e vicersa. Partecipano al corte nuzionale, oltre agli sposi, i testimoni, i genitori, i nonni, i parenti e gli amici insieme a prete e chierichetti. Dal 2014 la Zita è organizzata in collaborazione con l'associazione Liberamente la Proloco di Tito, un paese limitrofo.

Carri ecologici e gruppi a tema
Il sabato prende vita il carnevale allegorico con i carri ecologici non motorizzati e gruppi a tema che sfilano insieme alle maschere tradizionali.

Le follette
Da quando è stata introdotta la Foresta che cammina, abbiamo sempre invitato i nostri ospiti a partecipare attivamente travestendosi da abitanti del bosco. E' così che sono nate le follette, la maschera più recente!
 

I musicisti spontanei
Durante i giorni di carnevale le strade di Satriano sono invase da musicisti spontanei che accompagnano le maschere e partecipano alle sfilate suonando musica tradizionale.

La compagnia della Varroccia
Con i cavalli e i carri della Compagnia della Varroccia di Pignola viene trasportato in maniera ecologico il vino durante le sfilate.

Letto 7881 volte Ultima modifica il Giovedì, 06 Febbraio 2020 18:20

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