In Lucania (da lucus: bosco) l'albero è, fin da tempi remoti, emblema di vita, fertilità, della relazione tra terra e cielo, terreno e divino.
Il recupero di dimensioni e valori dimenticati avviene ancora oggi ad Oliveto Lucano (MT) col rito pagano dello Sposalizio degli alberi, il Maggio.
Qui, dal 10 al 12 agosto, si abbatte un albero di cerro, lo "sposo" o Maggio, e lo si traina in paese dove, tra canti e balli popolari, viene "maritato" con una cima di agrifoglio, "la sposa", alla quale si legano le targhette dei premi che i cacciatori dovranno poi aggiudicarsi. Entrambi, adornati di nastri e fiori, vengono eretti in piazza nel giorno della festa del patrono San Cipriano.
Lo Sposalizio degli alberi è una cerimonia propiziatoria di fertilità e benessere, la celebrazione della primavera, ma anche il simbolo dello stretto rapporto tra un popolo e il suo territorio, la rivelazione di una cultura, di una fede e di una forma di integrazione e di appartenenza altamente significativa.
Svolgimento della festa:
Il "Maggio" di circa 25 metri viene abbattuto il 10 agosto quando la popolazione si reca nel bosco di Gallipoli-Cognato per abbattere una cima di agrifoglio di circa 10-15 metri che viene trasportata a spalle dai giovani del paese per un tragitto di circa 8 km tra suoni,balli e consumando le prelibatezze del luogo e tanto, tanto vino.
All'imbrunire il MAGGIO (lo sposo) trasportato da trattori,e la CIMA (la sposa) fanno ingresso nel paese al suono della banda, organetti e fisarmoniche.
L'11 agosto, di buon mattino, appena poco fuori dall'abitato in località Dietro la Niviera gli uomini esperti iniziano la lavorazione del Maggio con asce e motoseghe; verso le 19 dopo la Santa Messa sfila per le vie del paese la solenne processione di San Rocco venerato al pari del santo Patrono.
Il 12 agosto gli uomini di buon mattino continuano le lavorazioni, la Cima viene innestata al maggio e con un complicato e faticoso meccanismo di funi e argani il Maggio viene innalzato a 45° gradi; verso le ore 12 ha inizio la processione di San Cipriano durante la quale sfila nuovamente la statua di San Rocco; il corteo si dirige verso la zona dove c'è il Maggio che verrà completamente innalzato sotto gli occhi benevoli di San Cipriano. Durante la processione giovani donne recano sulla testa a titolo devozionale le CENTE complesse costruzioni di candele nastri e fiori.
Nel pomeriggio verso le 18 i cacciatori danno inizio allo Sparo del Maggio per far cadere delle targhette numerate ad ognuna delle quali corrisponde un premio. Nei giorni successivi il Maggio viene venduto all'asta al miglior offerente ed il ricavato viene devoluto al Comitato Feste.
CONTATTI:
OLEA – PRO LOCO DI OLIVETO LUCANO
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