Ultime sul Carnevale in Basilicata 2014

A poco più di un mese dal martedì grasso, comuni, associazioni e proloco di tutta la Basilicata sono al lavoro per allestire il proprio Carnevale, una festa che in questa regione annovera tante tradizioni complesse e molto peculiari. Come potete constatare dalla tabella in alto, i giorni degli eventi sono già stati definiti in molti paesi da Tricarico a Teana, da Lavello a Montescaglioso, da Aliano a Tricarico che proporranno anche quest'anno le loro maschere e rituali tradizionali.

Tra le maggiori novità del 2014 c'è sicuramente il Carnevale di Satriano con l'originale ed ambiziosa iniziativa LA FORESTA CHE CAMMINA. Per sapere tutto ma proprio tutto sulla festa satrianese dell' 1 e 2 Marzo potete consultare la pagina a esso dedicata su questo sito.

Altra importante novità è la nascita lo scorso 24 Gennaio a Tricarico, della Rete dei Carnevali Lucani con valenza antropologica e culturale.
A farne parte sono Aliano, i “Domini” di Lavello, Montescaglioso, Satriano di Lucania, Tricarico, Teana, San Mauro forte con i “Campanacci” e Cirigliano.
Ogni carnevale sarà protagonista di un approfondimento curato dal TG3 Basilicata che sarà presente di venerdì con una propria troupe nei vari paesi per raccontare tutti gli aspetti della festa carnevalesca locale. I servizi televisivi andranno in onda la mattina all'interno del programma Buongiorno Regione e alle ore 14 all'interno del TG3 Basilicata.

Una ulteriore occasione per poter ammirare tutte le più importanti e antiche maschere della Basilicata, questa volta dal vivo, sarà il “raduno delle Maschere Antropologiche ” che si terrà il 26 Aprile 2014 a Tricarico e al quale parteciperanno Carnevali da tutta Italia e non solo. 

La tradizione del Carnevale in Basilicata

Tipiche della Lucania sono maschere arcaiche e misteriose, riti di morte e rinascita, figure e gesti che raccontano di un mondo contadino in cui l'uomo viveva in balia della natura. Una natura spesso matrigna ma dalla quale dipendeva la sua sopravvivenza. Ecco allora che l'uomo cercava di conquistarne la benevolenza , di ritrovare l'armonia con il creato mascherandosi nei suoi elementi e mettendo in scena la pantomima dei suoi cicli.

Così avviene con il rito ancestrale della vacca e del toro, che si rinnova ogni martedì grasso a Tricarico a rappresentare la Transumanza primaverile dei bovini o con la rappresentazione delle “Stagioni” di Cirigliano, durante la quale un corteo di maschere che rappresentano le varie colture delle diverse stagioni segue recitando scongiuri la bara di "Carnevale".

Sono riti propiziatori della fertilità e del risveglio della natura che nel tempo si sono mescolati a motivi di conflitto sociale così come il “Carnevalone” di Montescaglioso, figura di nero vestita che sfila in corteo a cavallo di un asino per il suo ultimo giorno di vita e poi in un feretro per il suo funerale o i processi a Carnuluvar e Pagliarino, rispettivamente di Teana e Viggianello.

E poi ci sono le maschere animali come l'orso di Teana e Satriano di Lucania e le maschere cornute di Aliano, c'è l'uomo che diventa albero, ovvero il 'Rumit di Satriano, una delle figure più simboliche del carnevale lucano. Il Rumit, lo scarso anno, è arrivato al MoMA di New York durante il Tribeca Film Festival grazie alla cine-installazione Alberi del regista Michelangelo Frammartino. Da quel film è nata l'idea alla base del Carnevale 2014 a Satriano ovvero la messa in scena di una FORESTA CHE CAMMINA.