Nel Parco attraverso un mezzo ecosostenibile
Entrare nel Parco dell’Appennino Lucano con il treno. Non è un sogno o un progetto irrealizzabile ma è un’idea di mobilità ecosostenibile possibile grazie al recupero di due linee ferroviarie esistenti ma dismesse ormai da mezzo secolo.
Si legge sul sito istituzionale che <<si tratta di un’idea di recupero in senso ampio grazie al quale dovrà essere possibile non solo riutilizzare la linea ferroviaria dismessa, organizzando treni storici e turistici, ma qualora non sia possibile il riutilizzo dei binari o laddove non esistano più, di trasformare il vecchio tracciato in piste ciclabili, sentieri attrezzati o ippovie, salvaguardando l’architettura dei fabbricati ferroviari presenti lungo la linea, e permettendo, al contempo, un nuovo e più suggestivo modo di visitare e vivere il Parco>>. Il protocollo d’intesa tra i soggetti interessati (Ente Parco e comuni attraversati dalla ferrovia tra cui Potenza) è stato firmato, la volontà politica e amministrativa è chiara e ha mosso i primi passi. Una volta stabilito un accordo con le Fal, gestore delle linee, non resta che aspettare l’approvazione del progetto a livello ministeriale.
Le linee in questione sono: Atena Lucana – Marsico Nuovo, dalla Campania alla sede dell’Ente attraverso un punto di connessione strategico con il Parco del Cilento e Vallo di Diano, e Potenza – Laurenzana, dal capoluogo fin dentro il cuore del Parco passando per Pignola, Abriola e Anzi.
Le stazioni intermedie e i caselli ferroviari fungeranno da punti di ristoro, uffici turistici con esposizione e vendita dei prodotti tipici locali.