In un'epoca in cui la razionalizzazione della gestione delle risorse è un imperativo categorico da attuare come fondamento per qualsiasi progetto di sviluppo civile ed economico, in cui l'emergenza ambientale mondiale si aggrava di mese in mese, in cui le situazioni di criticità nello smaltimento dei rifiuti a livello locale sono all'ordine del giorno, in uno scenario così delineato è compito della società civile e dei singoli individui comportarsi in maniera corretta differenziando i rifiuti e facendo attenzione al risparmio energetico.
E' responsabilità delle amministrazioni pubbliche attuare congrue azioni di governo che mirino a perseguire gli obiettivi, peraltro già disattesi dall'Italia, del protocollo di Kyoto e dell'accordo dei paesi della U.E. del 20-20-20, che impone di realizzare entro il 2020: la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l'aumento dell'efficienza energetica del 20% e il raggiungimento della quota del 20% di fonti di energia alternative.
E' altresì doveroso per quei gruppi di interesse, associazioni, movimenti che operano sul territorio promuovere campagne di educazione ambientale a partire proprio dai più giovani elementi della società: i bambini.
Se vogliamo lasciare tracce positive del nostro passaggio non possiamo esimerci da questa responsabilità.
Parafrasando una definizione della fisica: "nulla muore ma tutto si trasforma" o meglio: si ricicla.
Il laboratorio dura 15 ore, 9 di teoria (ciclo del rifiuto, biodegradabilità, ect.) e 6 di pratica. E' stato approvato dal Forum giovanile di Satriano, è stato presentato al Parco dell'Appennino Lucano. E' rivolto alle scuole, alle amministrazioni pubbliche, agli organizzatori di eventi, agli operatori socio-assistenziali.
Per info contattare la redazione.
di Chiara Muro