Delle pagine aperte e di fresco respiro. Una scrittura pulita e lineare per una storia d’amore incastonata dentro sentimenti e pregiudizi di due nobili famiglie del settecento rispettivamente di Rivello e Villa del Bosco (odierna Nemoli) .
Un libro che, in senso più stretto, diviene un compagno segreto del lettore. Così si presenta “La pergola di Lillà” (euro 15,00, pag.156) di Celeste Pansardi di fresca uscita per i tipi di Valentina Porfidio Editore di Moliterno, in cui il racconto dell’autrice, venendo coniugare storia e narrativa, segna l’unione di due casate, i Barone di Rivello coi Filazzola di Bosco. Celeste Pansardi, filologa di Lauria (ma vive ormai da molti anni a Roma), sa restituire con il suo narrato “gesti, pensieri, colori, odori, suoni, atmosfere, in una magia sinestesia che colma i silenzi dei documenti ai qual si ispira”. Un’opera che presenta in appendice le fonti storiche dei Filizzola e dei Barone e la “genesi” del nobile Palazzo della casata di Bosco. “Grazie a Celeste Pansardi - scrive in prefazione Donato Tamblé, dirigente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – l’eredità culturale dei Filizzola da familiare diviene collettiva, com’ è giusto che sia, considerato che nelle carte e nella dimora si è sedimentata tanta storia locale”.
“La rinascita della domus – aggiunge Tamblé - assicurerà la necessaria continuità di valori, tradizioni, saperi, propri degli abitanti dei luoghi circostanti, mentre l’archivio Filizzola potrà essere valorizzato fra l’Archivio di Stato e il Comune di Nemoli permettendo agli studiosi stimolanti confronti e accostamenti, nonché collegamenti con i più vasti studi meridionalistici e con la storia nazionale e favorendo la riscoperta delle proprie radici da parte dei lucani emigranti nel mondo e dai loro discendenti…”.
Il libro di Celeste Pansardi è stato presentato a Roma.