SATRIANO – Lo spettacolo che è andato in scena ieri a Satriano è stato deprimente. Ho provato vergogna e delusione. Mi sono vergognato di essere satrianese!
Con uno sforzo non da poco insieme ad alcuni stoici amici abbiamo salvato, se così si può dire, all'ultimo momento il carnevale satrianese.
I loro nomi sono: Giuseppe Langone, Lorenzo Malziotti, Massimo Cavallo, Antonella Perrone (una delle poche donne rumit!) gli unici a dire di sì tempestivamente su 25 telefonate.
Cosa è successo? E' successo che alle 17:00 non c'era nemmeno un solo rumit vestito. Sì, avete capito bene. C'erano registi, fotografi e giornalisti, ma non c'erano rumit. Quando siamo arrivati sotto il Comune, così giusto per fare un giro e vedere che aria tirava, la situazione era paradossale e imbarazzante.
Con l'aiuto del prof. Perrone abbiamo vestito alla meno peggio (in 20 minuti davvero non si poteva fare di più) i 4 rumit sopra citati più due ragazzini, Raffaele e Antonio.
Mettendoci la faccia abbiamo sfilato tra le strade del paese con la consapevolezza di non essere vestiti bene. E abbiamo fatto uno sonora figura di merda.
Potevamo fare altrimenti? Permettere che non uscisse nemmeno nu rumit?
Non vi racconto la conversazione con il responsabile delle maschere di Tricarico.
Non ve la racconto perchè il 3 Marzo siamo invitati al loro carnevale dove sono previste 5000 persone. E il mio pensiero è a quello che ci aspetta. Quel che è fatto è fatto. Pensiamo al futuro.
C'è bisogno di persone che si vestano da urs e rumit. Chi vuole partecipare lo faccia sapere ad Antonio Menafra che sta coordinando l'autobus. Nel frattempo con l'aiuto del Prof. Perrone provvederemo a risistemare al meglio i vestiti dei rumit che andranno in scena a Tricarico. Stessa cosa per l'urs.
Se ieri avete visto cappotti colorati sotto l'edera il motivo è sopra spiegato. In 20 minuti davvero non si poteva fare di più.
Ho visto nelle bacheche del paese un manifesto a lutto sul carnevale, sono pienamente d'accordo con chi lo ha realizzato.
Un'ultima cosa: è preferibile farlo pagare un bicchiere di vino piuttosto che "avvelenare" la gente con l'aceto !
Un appello rivolto ai giovani di Satriano.
Il nostro carnevale è unico.
Nessuno ce lo può copiare.
E sta a noi in prima persona non farlo scomparire.
Diamoci una mossa !