Sotto i cieli di Craco, nei calanchi di Aliano e nei Sassi di Matera, ciak si gira. Per le campagne “dal grano giallo, alto” di Melfi, per le terre assolate di Ferrandina e Irsina, ciak si gira.
Il Cinema sceglie la Basilicata già a partire dagli anni “50. Oltre quaranta film fino ad oggi mettono in scena storie vissute, paesaggi lunari, suggestioni del mondo contadino, ritratti sacri, sogni, desolazione, neorealismo.
" Quando vedi la Basilicata vedi campi, vigneti, bellissimi paesaggi…vedi la terra come doveva essere. Abbiamo una regione d'Italia che è ancora preservata, ancora autentica, ancora pura".
Così parla della Basilicata il grande Francis Ford Coppola di origini lucane e regista di capolavori della storia del cinema.
Un paesaggio umile, quello lucano, un paesaggio semplice, “misero” ma vero. Ogni ripresa da’ inizio ad un viaggio unico nel tempo, nella storia. I luoghi dell’azione sono reali, i protagonisti pretendono dallo spettatore di essere vissuti. ·Un cinema, quello lucano, delle persone e dei luoghi. Brunello Rondi, noto sceneggiatore e regista italiano già nel 1963 gira il “Demonio” e dopo aver ripreso i paesaggi rupestri e le campagne materane restituendo tra il bianco e nero della pellicola scene del malocchio, riti magici e cerimonie popolari, dice:
“Il sud è una latitudine umana, una temperatura spirituale. L’abbacinante, silenziosa e sospesa zona dove i tratti più segreti dell’uomo, i suoi connotati ancestrali, le sue inquietudini terribili, affiorano, quasi allo stato puro. Trovai, perciò la Lucania meravigliosa arsa, risonante, dell’estremo meridione italiano.”
Da Pier Paolo Pasolini a Francesco Rosi, da Dino Risi ai fratelli Taviani e ancora a Tornatore, Salvatores, Michele Placido e Rossellini fino a giungere a Mel Gibson, la Basilicata è stata set cinematografico per la realizzazione di grandi capolavori della storia del cinema.
Lo scorso 4 luglio si è tenuta a Roma, la diciassettesima edizione de “L’Isola del cinema”, uno degli appuntamenti d’eccellenza dell’estate romana. La Basilicata ha partecipato celebrando i paesaggi lucani attraverso due eventi importanti.· Una mostra fotografica, allestita sull’isola tiberina, dal titolo “Basilicata Terra di cinema” inaugurata da Lina Wertmuller, regista in terra lucana de “I Basilischi” e una Rassegna Basilicata con sette film (Cristo si è fermato ad Eboli, Allonsafan, Il Vangelo secondo Matteo, i Basilischi, The Passion, Anni Ruggenti, Basilicata coast to coast) proiettati di sera , sotto il cielo stellato di Roma.
Ad oggi, numerose sono le associazioni, i Festival e le iniziative intraprese in campo cinematografico a livello regionale. Tanta la passione, tanti i giovani talenti lucani alla ricerca di nuove forme espressive audiovisive orientate allo sviluppo locale. La Basilicata si propone, dunque, come luogo cinematografico nella valorizzazione dei capolavori del passato e nella promozione e diffusione presente e futura della cultura legata al cinema.
di Mariapina Fortuna