Dettagli escursione
Responabile Alin:Pierluigi Cammarota – cell 347 7220282
Responsabile Ep@V: Samuel
Difficoltà: E
Abbigliamento: normale da montagna invernale – scarponcino da trekking - pranzo al sacco.
Lunghezza: circa 5 km a/r
Durata: 2.30/3.00 ore a/r
Pendenza: accentuata
Il Monte Santa Croce è il dirimpettaio del Monte Pierno, con il quale è collegato da una lunga sella boscosa aforma di ferro di cavallo e presentano quindi le medesime note geomorfologiche e floro-faunistiche. Il Monte Pierno (1.268 m.s.l.m.) rappresenta una delle vette piu' estreme di quel lembo di Appennino Lucano che volge a nord-est. La sua sagoma atipica insieme a quella più classicamente conica del Monte Santa Croce (1.407 m.s.l.m.), domina la Valle di Vitalba e, nonostante la interposizione del massiccio del Monte Vulture, risulta ben visibile già da alcune località della Puglia. Il versante occidentale della montagna, ai piedi del quale sorge il santuario, e' rappresentato da pareti di calcari dolomitici massicci, di un caratteristico colore grigio-giallastro che rappresentano parte della serie calcareo-silico-marnosa del Bacino Mesozoico di Lagonegro. Il versante meridionale, invece, e' rappresentato da una serie di rilievi degradanti verso sud-est, costituiti da scisti silicei appartenenti alla stessa serie del Bacino di Lagonegro e caratterizzati da sottili alternanze di selci nere, grigie, rossastre e verdastri, con intercalazioni di marnoscisti e di argilloscisti.
Programma Associazione escursionisti Parco del Vulture-Melfi