Sosteneva Kafka che “Le corde della lira dei poeti moderni sono interminabili pellicole di celluloide.”
Se condividete quest’affermazione e sentite di aver bisogno di una buona dose di poesia, non prendete impegni per i prossimi sei giovedì. Dal 22 ottobre al 26 novembre, al Cineteatro Don Bosco, a Potenza, torna la tanto amata rassegna Giovedì d’autore.
Il costo del biglietto per le singole proiezioni è di 5 euro, mentre è possibile richiedere l’abbonamento per l’intera rassegna per 20 euro (2 film gratis). Inoltre, per venire incontro alle esigenze del pubblico, le pellicole saranno proiettate sia alle ore 19.15 sia alle 21.30.
Non vi resta che prendere posto, mettervi comodi e lasciarvi trasportare dalle emozioni del grande schermo.
Buona visione!
A seguire il programma dell rassegna.
Tutti i giovedì dal 22 ottobre al 26 novembre.
22 ottobre - Per amor vostro (2015), regia di Giuseppe Gaudino
Pellicola di apertura della rassegna, Per amor vostro, "la vera sorpresa della 72esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia" a detta di Pedro Armocida (Il giornale), ritrae la vita di una una donna di mezza età, Anna, sempre pronta ad aiutare gli altri, ma incapace di aiutare se stessa, che ha scelto di vivere in una condizione di sospensione tra bene e male. Nei panni della protagonista, una splendida Valeria Golino, vincitrice della Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Il melodramma, ambientato per le vie di Napoli, rientra in un progetto più ampio ed ambizioso del regista che, attraverso il racconto della vita di Anna, vuole tracciare uno spaccato della frenetica e nervosa realtà cittadina nella quale si dipanano le vicende.
29 ottobre - Taxi Teheran (2015), regia di Jafar Panahi
Vincitore dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2015, "film scomodo che doveva essere girato", Taxi Teheran mostra dall'interno di un taxi la quotidianità dell'Iran con tutte le sue contraddizioni. Condannato in patria alla proibizione di girare film, il regista iraniano Panahi ha trovato un'astuta soluzione per filmare un documentario sul proprio paese sedendosi al volante per le strade di Teheran e vestendo i panni di un tassista.
05 novembre - Life (2015), regia di Anton Corbijn
Anni '50. Los Angeles.
Il regista di La spia torna con una pellicola incentrata sulle vicende di Dennis Stock, fotografo dell'agenzia Magnum, e del suo servizio fotografico dal titolo Life, da cui il nome del film, a James Dean, reduce dal successo di Gioventù bruciata, il primo interpretato da Robert Pattinson, il secondo da Dane DeHaan. Il film è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino e vede la partecipazione dell'attrice italiana Alessandra Mastronardi nel ruolo di Anna Maria Pierangeli, attrice anche lei attiva anche nel cinema statunitense degli anni '50 e '60.
12 novembre - Non essere cattivo (2015), regia di Claudio Cagliari
Dopo Amore tossico (1983) e L'odore della notte (1998), Claudio Cagliari torna con un terzo lungometraggio, Non essere cattivo, portato a termine da amici e colleghi a causa della sua prematura morte e prodotto da Valerio Mastandrea, costituisce con i primi due una vera e propria trilogia incentrata sulla periferia romana degli ultimi decenni. Scelta per rappresentare l'Italia agli Oscar nella selezione per il miglior film in lingua straniera, la pellicola vuole fornire uno spaccato, a detta dello stesso regista, della fine di "una certa generazione pasoliniana" con l'avvento delle droghe sintetiche. Protagonisti sono due giovani intrappolati nel degrado suburbano, tra delinquenza e pasticche.
17 novembre - La vita è facile ad occhi chiusi (2013), regia di David Treuba
1966. Spagna.
Un film on the road che vede intrecciarsi ironia, tenerezza ed introspezione.
Per La vita è facile ad occhi chiusi, vincitore di sei premi Goya, Treuba si ispira ad una storia vera, quella di un insegnante spagnolo, Juan Carrión Gañan, nel film Antonio. Antonio, interpretato da Javier Camarra, si serve dei Beatles per invogliare i suoi studenti allo studio dell'inglese. Venuto a conoscenza di un film che si sta girando ad Almeria, Come ho vinto la guerra, nel cui cast compare anche John Lennon, fa le valigie per andare ad incontrarlo.
Il titolo del film è tratto da un verso della canzone Strawberry fields forever :"Living is easy with eyes closed".
26 novembre - The program (2015), regia di Stephen Frears
"Un biopic insolito e appassionante" (Fabio Fazzetti, Il messaggero).
Frears, regista di The Queen e Philomena, racconta in The program alcune vicende legate a Lance Armstrong, acclamato vincitore di sette Tour de France consecutivi, accusato di doping nel 2012 e squalificato da ogni competizione. Basandosi sulla biografia del ciclista redatta da David Walsh, Seven Deadly Sins: My Pursuit of Lance Armstrong, Frears ha realizzato un thriller crudo e spietato.