Nel Comune di Nemoli, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, è presente una gemma preziosa che la natura ha regalato agli abitanti della Basilicata.
Si tratta del Lago Sirino situato a 788 metri s.l.m. alle pendici dell’omonimo monte. Allo stato attuale delle conoscenze esso viene classificato come un lago di sbarramento, ovvero originatosi in seguito ad un evento franoso che avrebbe occluso il corso delle acque sorgive. L’invaso è dotato di un immissario naturale, che si sviluppa a partire dalle sorgenti del lago e di un emissario artificiale, costruito intorno agli anni ‘60.
Le rocce che compongono il fondale e le sponde del lago sono costituite da calcari con liste e noduli di selce, risalenti al Triassico (205-180 milioni di anni fa) e da diaspri policromi prevalentemente di colore rosso, grigio, marroncino e bianco, detti scisti silicei, terreni di età giurassica (180-135 milioni di anni fa). Si consiglia una passeggiata lungo le sponde ombreggiate del lago, sovrastato dal massiccio del Sirino, respirando aria pura e accogliendo piacevoli sensazioni di beatitudine che la calma del luogo ispira.