Rileggendo i nomi delle montagne risulta evidente come in Basilicata lo sci alpino si può praticare solo nel Parco dell'Appennino Lucano. Questo è un valore aggiunto notevole ma alcune considerazioni vanno fatte: le piste sono poche, gli impianti lenti e obsoleti. E ancora, come mai anche quest’anno non è stato aperto il collegamento tra la Sellata e il Monte Arioso? Nel prossimo numero ne saprete di più.

 

2) Biodiversità

Non basterebbe l’intera pagina per contenere l’elenco delle specie di flora e fauna presenti nel Parco. Come si legge in una pubblicazione dell’Ente, <<la biodiversità è senza dubbio uno dei punti di forza del nostro territorio … complice l’ampio spettro di quote che varia dai 2000 metri del massiccio del Sirino ai 300 metri della Murgia di Sant’Oronzo>>. Abitanti d’eccezione dell’area protetta sono gli imponenti faggeti che assecondano i rilievi e danno rifugio ai branchi di lupo appenninico. Troviamo la lontra lungo le sponde dell’Agri. Il nibbio reale solca i cieli tersi planando con grazia.

3) Prodotti tipici
Genuinità e qualità. Le due peculiarità dei sapori del territorio del Parco nazionale dell’Appennino lucano-Val d’Agri-Lagonegrese. A contendersi il primato del gusto le tre bontà marchiate IGP, il Canestrato di Moliterno, i fagioli di Sarconi e i peperoni di Senise, e il vino DOC dal colore rubino “Terre dell’Alta Val d’Agri”. La lunga tradizione e le naturali materie prime, con cui vengono preparati accuratamente questi prodotti, sono gli ingredienti che regalano le gradevoli combinazioni di profumi e sapori che li caratterizzano.