L'evento, di rilievo nazionale con importanti risvolti scientifici e conservazionistici, è monitorato delle Associazioni ALTURA, CISO e LANIUS che da anni seguono l'andamento delle popolazioni di rapaci nell'area del Parco, e non solo.
L'Ente Parco, informato dagli esperti di questo straordinario evento, intende con questo comunicato porre all'attenzione delle Amministrazioni, degli enti deputati al controllo del territorio e della popolazione del parco da una parte il suo impegno a far sì che l'insediamento di questa specie sia monitorato e avvenga nella massima tranquillità dall'altra rassicurare le popolazioni dell'assoluta assenza di rischi per la presenza del Grifone.Il Grifone pur presentando una grande apertura alare di oltre 2,50 m ed un aspetto fiero è del tutto innocuo.
Si tratta, infatti, di una specie necrofaga che si nutre di animali morti e che non svolge nessuna predazione attiva, anzi svolge un importante ruolo positivo nelle catene trofiche eliminando carcasse di animali già morti.
Si tratta di una specie protetta da numerose norme nazionali ed europee la cui presenza può rappresentare un importante immagine positiva e promozionale per tutto il territorio.
Ricordiamo come il Parco ospita già numerose specie di grande importanza nazionale: Cicogna nera (Ciconia nigra) simbolo del Parco, Capovaccaio (Neophron percnopterus), Gufo reale (Bubo bubo), Nibbio reale (Milvus milvus), Lanario (Falco biarmicus), Lontra (Lutra lutra), Lupo (Canis lupus).