Il comitato per la tutela dell’ambiente e della salute di Basilicata ha avviato una petizione contro il bavaglio sui reati ambientali, per la trasparenza, per la difesa della salute e dell’ambiente in Basilicata. Nel testo del documento da firmare si legge che << in considerazione dell’aumento dei tumori, di gravi situazioni ambientali tra cui Tito Scalo, La Fenice di Melfi e la Val Basento, della scarsa trasparenza delle istituzioni preposte alla gestione del territorio, dell’incapacità delle suddette istituzioni nell’affrontare tempestivamente le emergenze, constatato che in Basilicata appare delittuoso far conoscere ai cittadini le informazioni che riguardano le condizioni ambientali in cui sono costretti a vivere il comitato chiede il rispetto della convenzione di Aarhus ratificata in Italia con la legge 16 Marzo 2001 n. 108 >>. La convenzione di Aarhus del 25 Giugno 1998 firmata dagli stati dell’Unione Europea vuole assicurare l’accesso del pubblico alle informazioni sull’ambiente detenute dalle autorità pubbliche; favorire la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali aventi effetti sull’ambiente; estendere le condizioni per l’accesso alla giustizia in materia ambientale. I firmatari della petizione al fine di tutelare la salute dei cittadini chiedono: << il rispetto della convenzione di Aarhus da parte delle istituzioni lucane, al fine di garantire la dovuta trasparenza sulla gestione ambientale del territorio; l’intervento del Ministro della Sanità e di quello dell’Ambiente; l’intervento del Ministro della Giustizia e del Consiglio superiore della Magistratura contro il sistema giudiziario lucano già al centro di note inchieste su una presunta trasversalità con i poteri forti politici>>. Negli ultimi giorni di Agosto già 5000 lucani hanno firmato la petizione. Per avere maggiori informazioni in merito e per firmare il documento rivolgersi a: Comitato per la tutela dell’Ambiente e della Salute di Basilicata, Via Mazzini n. 51 – Primo piano a scendere, 85100 Potenza, tel. 3802629069, oppure cercate il gruppo su Facebook.