La Basilicata e il suo patrimonio culturale del ‘sacro’, nelle sue varie declinazioni storiche ed artistiche, incantano i visitatori della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che ha chiuso a Paestum i battenti della 14esima edizione.
“Un’offerta turistica del settore - ha annunciato il dirigente Apt Basilicata, Mariano Schiavone - che sarà resa ancora più ricca grazie all’uso delle tecnologie di ultima generazione, 3D e realtà aumentata, per la fruizione dei tanti siti antichi della regione”.
“Il sacro è un filo rosso che lega le popolazioni arcaiche del nostro territorio, come gli Enotri, alla civiltà romana che è venuta dopo” ha spiegato il Soprintendente ai beni archeologici Antonio de Siena, “senza dimenticare che anche i Greci hanno edificato, a Siris Heraclea e Metaponto, santuari monumentali dedicati ad Apollo ed Hera”. Religiosità e tradizione, dunque, le parole chiave su cui si punta per implementare i flussi turistici verso la regione.
Soddisfatti anche gli operatori lucani presenti al workshop, “Noi di Caicchi e Velieri’ copriamo principalmente la costa della Basilicata, oltre a Puglia e Campania”, spiega la project manager Mariangela De Biase, “l’idea è quella di proporre innovativi tour via mare cui associare escursioni in bici o piedi nei meravigliosi siti archeologici della nostra regione”.
Le fa eco Michele Cappiello, direttore tecnico di Ferula Viaggi: “Il nostro slogan è ‘viaggiare senza fretta’, il turista che viene a visitare la Lucania chiede di vivere emozioni e incontrare gente, oltre che visitare i luoghi. I nostri buyer tedeschi e americani sanno che possiamo accontentarli, grazie a dei pacchetti dedicati che mirano a far scoprire proprio gli aspetti tipici della nostra cultura. Pianifichiamo tour nei siti di panificazione e caseificazione, l’alloggio in piccoli alberghetti a conduzione familiare, e così via”.