Il Cestrim, Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali, si occupa del fenomeno della tratta e della prostituzione fin da quando, nei primi anni Duemila, gli vennero affidate le prime ragazze che le forze dell’ordine in Basilicata strappavano alle organizzazioni criminali che attraversavano il territorio lucano per raggiungere centri del Nord in cui farle prostituire. Accolte in una casa alloggio protetta e nella discrezione più assoluta, sono tante le ragazze che da allora sono state seguite dall’associazione. Accanto all’accoglienza si è subito affiancata l’attività di ricerca del Cestrim per favorire il reinserimento lavorativo e sociale delle donne, da qui la necessità di un progetto che, in modo organico e strutturato, andasse a favorire prima l’accoglienza e poi il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di queste donne e per aiutarle in un cammino di riscatto e di libertà: nasce così “Donna e libera”.
Il progetto Donna e libera sarà illustrato dal presidente del Cestrim, don Marcello Cozzi, e dalla coordinatrice responsabile del progetto, Rosaria Lamorte.
Questi gli obiettivi: intercettare le donne, straniere e non, vittime di sfruttamento sessuale o lavorativo, anche in stato di gravidanza o con figli minori, vittime di reati di riduzione e mantenimento in schiavitù, dell'accattonaggio, di attività illegali forzate o ai fini di espianto degli organi; accoglierle in una casa protetta accompagnandole in un percorso di reinserimento socio-lavorativo; rafforzare sul territorio la rete degli attori sociali che si occupano di vittime di tratta e sfruttamento; sensibilizzare la cittadinanza in merito al fenomeno; analizzare le varie forme del fenomeno anche nel territorio lucano.