POTENZA – Scoperto solo qualche giorno fa sulla bacheca FB di un amico (di FB) non ho smesso di ascoltarlo da allora. Invece di cercare di etichettare Nicolò Carnesi, palermitano nato nel 1987, che si esibisce stasera, 30 Marzo, al Circolo Arci Ottocento Lucano a Potenza, inserendolo in categorie precostituite o nuove, paragonandolo oppure saltando tra generi per creare il mix che disegna la sua musica, preferisco siate voi stessi a farvi un'idea ascoltando il live di stasera o acquistando il suo primo disco.

E se è vero che ogni traduzione è un tradimento vi propongo, senza parafrasare, alcuni versi dal disco “Gli eroi non escono il sabato” che sta portando in giro in tutta Italia.

Senza giudizi o commenti, questa è un'anticritica di soli versi nudi.

“Perché gli anni ci violentano / ed i sogni non si insegnano […] perché gli anni non si insegnano /

ed i sogni ci violentano” da “Penelope, spara”.

O ancora da “Divento ingegnere”: “Domani / mi compro una scala / e salgo su Giove / e ci passo l'estate / ma ti mando una foto / e una miniatura in scala / di un satellite / per non farti pensare / che tutto rimane / così com'è / se non trascendi la realtà / e non è difficile / te lo posso insegnare / te lo posso spiegare / basta sognare / oltrapassando il tempo”.

“Voglio tornare a Zanzibar” la canta con Brunori, che il 7 Aprile è al Cecilia di Tito per la rassegna “If 6 was 9”: “E non temere le stagioni / passano gli anni e i capodanni / passano anche i sentimenti / e passo io / voglio tornare a Zanzibar / perchè lì si vive meglio / perchè lì si fuma meglio”.

L'evento rientra tra gli appuntamenti del Golden Live del Circolo Arci Ottocento lucano che il venerdì alterna esibizioni di artisti emergenti locali con realtà musicali di rilievo affermate a livello nazionale come questa sera. Il cantautore Valerio Zito accompagnato dai suoi musicisti aprirà il concerto alle 22:30. “Levati di dosso quella noia / quando il sabato sera / che il centro di Palermo (Potenza ndr) / non offre mai di meglio”.

Articolo Pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 30/03/2012

 Rocco Perrone