Il Pollino è stanco di manifestare. E' stanco di essere calpestato. Le parole degli organizzatori della protesta, da decenni impegnati sulla questione, sono molto dure. Si fanno nomi e cognomi, si citano numeri e date di sentenze giudiziarie. Si raccontano le vicende che stanno dietro la riapertura della centrale. Non vogliamo raccontare come è andata, vi invitiamo a leggere la cronaca della manifestazione sulla Gazzetta del Mezzogiorno con un articolo di Pino Perciante. Vogliamo dire quello che abbiamo sentito e farlo sapere ai candidati delle prossime elezioni regionali e ai rappresentanti dell'Ente Parco.
Se il 15 Novembre viene rimandata l'udienza del Tar Calabria sul “ricorso degli ambientalisti per l'annullamento dell'autorizzazione ad avviare l'impianto rilasciata dalla Regione Calabria” qui si passa dalle parole ai fatti.
I nomi e cognomi che hanno fatto dal palco sono: Marcello Pittella, Pietro Lacorazza, Domenico Pappaterra. A loro vogliamo dire che i cittadini della Valle del Mercure sono stanchi di subire un'ipocrisia radicata nei decenni impossibile da digerire. Spiegateci come possono voler bene al Parco quando per loro ci sono limitazioni ridicole nell'utilizzo della proprietà privata e poi si concede l'autorizzazione all'apertura di una centrale da 36 Megawatt contro il parere della comunità del Parco, contro le sentenze del consiglio di stato?
Le parole “ambiente”, “sostenibilità”, “sviluppo” non significano niente!
La salute non si baratta con i posti di lavoro (vedi ILVA).
Nessuno crede a frasi del genere: realizzeremo un osservatorio ambientale. Sono le stesse parole dette nel 1997 con il primo accordo per le estrazioni petrolifere. I controlli sono iniziati da meno di un anno! E nel frattempo?
Nel Pollino la battaglia è seria. Questo non è il partito del "sempre no". Sanno che le centrali a biomassa possono essere realizzate ma vanno dimensionate ai territori e devono portare benefici per tutti.
Nel frattempo ci sono alcune domande che esigono risposte:
Il Pollino vuole sapere da dove arriva la biomassa?
Il Pollino vuole sapere che fine ha fatto l'amianto dismesso dalla centrale! Perchè il governo non risponde alle interrogazioni parlamentarie dei deputati SEL?
La sensazione che volevamo raccontarvi è questa: se il 15 Novembre l'Ente Parco fa slittare la sentenza i cittadini ci entrano dentro fisicamente, se lo riprendono. Vanno alla sede a Rotonda, lo occupano e non lo lasciano più. Una volta per tutte.
Qui di seguito pubblichiamo la nota del Forum per la tutela e la legalità del territorio Stefano Gioia:
"I sindaci dei Comuni di Viggianello e Rotonda, i rappresentanti del Forum Stefano Gioia e numerosi cittadini della Valle del Mercure si sono recati stamane, così come ufficialmente programmato e concordato e illustrato nel corso della grande manifestazione popolare di domenica scorsa, 3 Novembre, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale del Pollino per interloquire con il presidente Pappaterra, preventivamente formalmente avvertito, e con i vertici del Parco, riguardo il motivo dell’incontro…
Motivo che era nella necessità di ottenere garanzie sulla prosecuzione dell’azione legale dell’Ente Parco contro la centrale del Mercure nell’imminenza dell’udienza del TAR del 15 Novembre prossimo, e chiedere altresì rassicurazioni sulle ventilate manovre dilatorie e addirittura sulla possibilità di ritiro da parte dell’Ente Parco dall’iniziativa legale stessa. Iniziativa peraltro intrapresa in ossequio di deliberazione dell’Assemblea della Comunità del Parco (28 sindaci a favore, 2 astenuti ed 1 contrario) e del Consiglio Direttivo del parco stesso di cui presidente e direttore sono stati semplici esecutori.
L’assenza del presidente e del direttore ha impedito qualsiasi interlocuzione, pur in un momento segnato da grandi tensioni sociali relative alla ormai ultradecennale vertenza della centrale ENEL della Valle del Mercure.
Dopo ampio ed approfondito dibattito si è unanimamente deciso da parte dei sindaci, Vincenzo Corrado e Giovanni Pandolfi, nonchè dei rappresentanti delle asspociazioni e dei comitati presenti e di numerosi cittadini, di proseguire con una assemblea permanente all’interno dell”Ente Parco, fino alla soddisfacente definizione della piattaforma rivendicativa relativa alla vertenza – centrale e alle relative garanzie che verranno formalmente richieste al presidente Pappaterra per il pieno rispetto di quanto deliberato dagli organi di governo del Parco, la Comunità e il Consiglio Direttivo.
5 Novembre 2013 - dalla sede dell’Ente Parco Nazionale del Pollino".