In realtà, l’origine della produzione della ceramica è rimasta sconosciuta, anche se già a partire dal 1500 fu molto stimata nell’area mediterranea. La lavorazione della creta avveniva in botteghe e laboratori artigiani ad opera dei figuli di Calvello, detti faenzari. La produzione consisteva nella realizzazione di manufatti locali di ogni genere, caratterizzati nelle decorazioni da quell’“Uccello” che ancora oggi è rimasto il simbolo della ceramica calvellese. Il caratteristico blu dell’uccello ha origini lontane. Inizialmente veniva ottenuto dai lapislazzuli dell’Afganistan, poi fu fatto proprio dai cinesi e portato in Spagna e nei paesi rivieraschi del Mediterraneo dagli arabi. Ad oggi infatti è conosciuto come blu maomettano.
Diverse sono le fasi che contraddistinguono la lavorazione della ceramica calvellese. La prima è conosciuta come foggiatura e consiste nella “battitura” del blocco di argilla nel tornio a pedale con l’utilizzo di stampi di gesso che danno il profilo esterno o interno all’oggetto. Segue poi la biscottatura che prevede una prima cottura degli oggetti e dura circa dodici ore. La terza fase è la verniciatura e consiste nel rivestire l’oggetto con un sottile strato di vernice, detta cristallina o vetrina. Si procede poi alla pittura e alla decorazione con l’uso di colori vetrificabili e con motivi che prendono spunto dalle tipicità del posto e dai prodotti del luogo. L’ultima fase prevede infine una seconda cottura che avviene a temperatura variabile compresa tra gli 850 gradi e i 960 circa.
Un’antica arte dunque, tramandata di generazione in generazione, che ad oggi unisce tradizione ed innovazione per offrire un’immagine moderna del prodotto locale.
In particolare a Calvello è presente “Arte Ceramica Val Camastra”, una società locale che, grazie al serio impegno culturale e professionale dei suoi soci, offre una produzione di qualità caratterizzata dall’utilizzo di tecniche di design all’avanguardia, attrezzature moderne e rispetto dei canoni della migliore tradizione calvellese.
di Mariapina Fortuna