Il Cras opera da anni per la tutela degli animali selvatici e, grazie al personale qualificato, alle strutture messe a disposizione dalla Provincia di Potenza (infermeria, voliere di riabilitazione e tunnel di volo), ed alla collaborazione del Corpo Forestale e della Polizia Provinciale, recupera e reintroduce il 70% degli animali ricoverati (circa 200 all’anno). Il CRAS ha attualmente in cura tre esemplari di Nibbio reale (Milvus milvus), specie piuttosto comune in Basilicata ma estremamente rara e localizzata nel resto d’Italia.
Il Nibbio reale è un rapace di grandi dimensioni facilmente avvistabile, inoltre non risulta particolarmente difficile da riconoscere avendo caratteristiche piuttosto differenti dagli altri rapaci presenti nel nostro territorio. Ha la coda forcuta, macchie alari bianche, e sorvola frequentemente campi aperti o i lati delle strade in cerca di cibo. Si nutre di tutti i tipi di carne, rettili, mammiferi, piccoli uccelli, pesci, anfibi, gradisce inoltre carogne ed avanzi di ogni tipo che molto spesso raccoglie dalle strade rimediando in alcuni casi ferite da impatto anche molto gravi.
E’ questa la causa più frequente del loro ricovero, e spesso vengono soccorsi proprio dai cittadini che li colpiscono con la propria autovettura, segno importante di una buona sensibilità nei confronti degli esemplari selvatici.
A proposito di questa specie si segnala un’interessante iniziativa, che si svolgerà nei mesi di Dicembre e Gennaio in alcune aree della Basilicata. Si tratta di un progetto di ricerca attivo su scala nazionale e coordinato dal Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO) volto al censimento della popolazione svernante di questo rapace.
Il censimento sarà condotto in prossimità dei “dormitori collettivi”, solitamente costituiti da piccoli boschetti utilizzati da decine di Nibbi reali per trascorrere l’inverno. L’attività, coordinata a livello regionale dal dott. Egidio Fulco, vedrà la partecipazioni di circa 20 volontari che, nel corso di alcuni giorni, provvederanno al censimento di tutti i dormitori conosciuti.
Il progetto è stato già condotto lo scorso inverno (Gennaio 2011) quando furono contati oltre 680 Nibbi reali in tutta la regione. Il proseguimento del monitoraggio consentirà di valutare l’andamento della popolazione oltre che individuare opportune misure di conservazione su larga scala.
A cura di Andrea Cerverizzo ed Egidio Fulco