Il 9 Agosto doveva essere uno dei giorni più pieni dell'estate lucana. Ogni paese un evento. Sagre, festival, teatro, musica, rievocazioni, poesia, scultura, cinema, fotografia.
Qualcuno (la maggior parte no!) ci ha messo un anno per organizzare l'iniziativa. Pro loco, amministrazioni, associazioni, aziende, volontari. Locandine, affissioni, articoli, foto, grafiche. Tutto pronto per il grande evento. Tranne che per un piccolo particolare. Un messaggio liquido che arriva dritto dritto da Madre Terra e che fa fermare tutto. Il 9 Agosto doveva essere uno dei giorni più lunghi dell'estate lucana e invece ha piovuto. Mi piacerebbe conoscere il danno economico di questa pioggia: cachet da pagare, pubblicità andata in fumo o quasi, cibo da buttare, birra e vino avanzati. Dovremmo chiedere lo stato di calamità naturale!
Perchè proprio il 9 Agosto? Perchè ha colpito tutti indistintamente.
Uniti nella malasorte, un classico del popolo lucano? Ma no che c'è il 10 Agosto e l'11 e così via.
Pensandoci bene però giusto il giorno in cui c'erano più manifestazione c'hanno pensato tre nuvole passeggere a rovinare il programma.
Al Parco era a Moliterno per la Sagra del Canestrato.
Alle 21:00 la pioggia era nell'aria ma ho il tempo di fare tutto il percorso. Una birra (rifiutando il monouso e chiedendo alla barista di versarla nel nostro bicchiere Green :-)) e un pezzo di pizza. Saluto un'amica spagnola che mi ritrovo davanti agli occhi all'improvviso, un'artista di strada venuta in Italia con Gabriele, e poi inizia il diluvio. Ci ripariamo in un chiostro dove c'è una ragazza che disegna. Vive a Napoli ma la nonna è di Moliterno. Acquisto il suo fumetto “La signora del Bosco” e le parlo, ovviamente, della Foresta che cammina. A proposito non oso immaginare cosa verrà giù il 2 Marzo 2014 al carnevale di Satriano! L'anno scorso alle 18:30 c'erano meno 7 gradi. Si faceva fatica a camminare, ogni passo l'aria si spezzava sui pantaloni. Intanto avviso gli internauti che il carnevale di Satriano non si rimanda per nessuna condizione atmosferica, siamo in pieno inverno, chi vuole assistere alla foresta che cammina venga vestito in maniera adatta.
I rumit escono comunque!
La pioggia non si ferma. Mi passa per la testa una strana tentazione. Camminare scalzo nella pioggia. Prendo i sandali in mano, mentre l'intensità delle gocce aumenta, ed esco dal chiostro. Mi faccio tutto il percorso a ritroso con i piedi nudi nei torrenti che si sono creati tra i vicoli del centro storico. E' fantastico camminare senza ombrello, facendo finta di niente, dicendole “vai, continua così”.
Mettere i piedi nelle pozzanghere è una fissazione che mi porto dietro da bambino. Da scalzi è il massimo, provate al prossimo temporale estivo. Arrivo al furgone completamente bagnato. I sandali sono asciutti e salvi. Mi metto in mutande e accendo i riscaldamenti a manetta. Oltre 30 gradi! I capelli si asciugano mentre lotto con i finestrini e il vetro appannati. Dalla strada sale su il vapore e sembra di galleggiare nel nulla. Poco dopo inizia la sauna, non apro mai per prendere aria. La Val d'Agri è illuminata a giorno dai lampi che disegnano sul nero. Virgin Radio passa dei pezzi bellissimi, da ballare a occhi chiusi senza bisogno di aggredire il ritmo. Sulla (maledetta) s.s. 598, ancora una volta, raccolgo i pensieri mentre un fulmine illumina tutto il Volturino. Saluto il mio amico e se smette di piovere decido di passare la seconda serata a Satriano (Per le antiche vie del Pietrafesa) e la terza a Ruoti (Festival delle autoproduzioni e delle arti di strada). Sta ancora piovendo!
Dove saremo nei prossimi giorni?