E’ la quarta volta che la città dei Sassi, patrimonio dell’Unesco, viene scelta come la Gerusalemme italiana.
I riflettori internazionali puntano nuovamente su Matera e su Craco, ormai affermato set cinematografico della provincia materana, per raccontare la storia di Maria e Giuseppe, dall'annunciazione all'immacolata concezione, per passare al viaggio a Betlemme e quindi al concepimento di Gesù, senza tralasciare le vicende dei Re Magi.
Diversamente dalla Passione di Cristo del regista australiano, Nativity si distingue non solo per la ovvia contrapposizione tematica tra la morte e la nascita , ma per la scelta di uno stile più lineare e meno impattante sul grande pubblico. E’ la trasposizione fedele della tradizione biblica. In questo film, ha spiegato lo sceneggiatore Mike Rich, “ci siamo invece accertati che la storia, pur presentata in modo molto realistico, rimanesse accessibile a un pubblico di famiglie”.
Cinque le settimane di ripresa nei luoghi della città di Matera: Selva Venusio, dove viene ricostruito il villaggio di Nazareth, il complesso rupestre di San Pietro in Principibus, sulla Murgia materana, che simboleggia Betlemme e Via Muro dove viene rappresentato il mercato. Nel paese fantasma di Craco, invece, la Hardwicke decide di ambientarvi l’antico villaggio di Ginea e la scena dell’annunciazione.
Nel cast ritroviamo Keisha Castle-Hughes , che con i suoi 16 anni è la più giovane candidata all'Oscar come attrice protagonista, nel 2004, per ‘La ragazza delle balene’.
di Mariapina Fortuna