I luoghi scelti per le riprese fanno parte di quel “paesaggio ideale” che Di Gianni, da sempre innamorato del sud, colloca tra la Murgia pugliese e i calanchi di Craco.
Un’ambientazione apparentemente insolita rispetto ai paesaggi narrati dallo scrittore praghese. Tuttavia quel paesaggio lunare, desertico, misterioso e suggestivo, ha per il regista un significato universale.
Renato Scarpa interprete di successo di numerosi film, tra cui nello scorso 2011 “Habemus Papam” di Nanni Moretti, ha vestito, nel ruolo di attore protagonista, i panni del medico di campagna che, nel cuore della notte, riceve una telefonata per curare un giovane che non vuole essere guarito.
Al suo fianco Ernesto Mahieux, vincitore del David di Donatello come migliore attore non protagonista per L'imbalsamatore, nel ruolo di un sinistro stalliere. Completano il cast Elvezia Balducelli, Raffaele Braia, Gaetano Gesmundo, Teresa Sciarretta e Teresa Di Leone.
Il cortometraggio è stato commissionato da Enrico Ghezzi per rai tre.
Numerosi sono i successi che il regista vanta nel suo bagaglio cinematografico: “Il Processo” tratto dall’omonimo racconto di Franz Kafka (girato a Torino nel 1978); “Il tempo dell'inizio” (girato nel materano, nel 1974); documentari pugliesi come “Il Messia” e “Il male di S. Donato”; la docu-fiction “Carlo Gesualdo da Venosa – Appunti per un film" (2009) dedicata allo stesso “Principe dei Musici”; film documentari quali “La Madonna in cielo, la “matre” in terra” e “Viaggio nell'Ade” (Il culto delle anime purganti).
di Mariapina Fortuna