Il Pollino, con i suoi paesaggi incontaminati e le sue magiche atmosfere, invitano a un rapporto intimo e personale per poterne apprezzare fino in fondo il valore.
Combinando il teatro all’intimità e al mistero di un territorio ancora integro, il CEAS Pollino ha allestito spettacoli nei quali i diversi linguaggi, dal teatro alla favola, si intrecciano e costruiscono percorsi narrativi, dove la ricchezza espressiva e la capacità di emozionare, permettono sia di comunicare efficacemente contenuti e valori della sostenibilità che di raggiungere un vasto pubblico.
Le produzioni del CEAS Pollino sono iniziate dal 2001 con lo spettacolo in teatro d’ombra “L’arringa del buon lupo”, commissionata dal WWF Italia per il progetto LIFE “La salvaguardia del Lupo nel P. N. del Pollino”. La drammatizzazione di un processo dove i ruoli di accusato/accusatore sono rovesciati: il lupo nel ruolo di accusatore e l’uomo di accusato, rappresenta l’occasione per riflettere sui limiti di una visione antropocentrica del rapporto uomo/ambiente.
Nel 2004 invece, in occasione Seminario Nazionale di Educazione Ambientale organizzato dal WWF Italia a San Severino Lucano, ha presentato lo spettacolo “Come uno di loro” (tratto da “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di L. Sepulveda). La storia del vecchio che vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana con la sola compagnia dei romanzi d’amore. Ma il vero patrimonio di Antonio José Bolívar Proano è una sapienza speciale: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sanno capire. A seguire poi nel 2009, lo spettacolo “Il seme della speranza”, finanziato da Fondazione per il Sud per la “Campagna di prevenzione degli incendi boschivi nel P.N. del Pollino”. Una storia d’amore e di amicizia. Un amore pressoché impossibile, un’amicizia che ha dell’incredibile...
Tutto questo per affrontare, in maniera inusuale, il tema dell’educazione ambientale, ben consapevoli che chi non è in grado di vivere una relazione intima con la natura, difficilmente saprà farlo con gli altri esseri umani.
Nel 2010, per il progetto Artepollino ha realizzato lo spettacolo “La giostra e il mulino” dedicato all’installazione realizzata a Timpa della Guardia, nel cuore del Parco del Pollino, dall’artista belga Carsten Höller. L’ultima produzione, nel 2011, è stata quella dedicata alla figura di Wangari Muta Maathai, ambientalista, attivista politica, e biologa keniota che nel 2004 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace per il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace. Lo spettacolo, finanziato nell’ambito del programma “EPOS – 2010-2013 per l’Educazione alla Sostenibilità” dalla Regione Basilicata, dal titolo “Mama Miti” ha inteso far conoscere e, in certo qual modo, ripercorrere teatralmente il suo mondo interiore ed esteriore per restituirlo in modo autentico alla sua terra: l’Africa. Inoltre, il CEAS Pollino ha ideato e organizzato la rassegna “Pollino Teatro Festival: Educazione Ambientale & Turismo Sostenibile nel P.N. del Pollino”.
La manifestazione, che ha avuto due edizioni nel 2010 e nel 2011, si è tenuta a San Severino L. ed ha ospitato gruppi teatrali, provenienti da altre parti d’Italia, che affrontano attraverso il teatro il rapporto natura-ambiente.
Bibliografia
Niola B. (2009), “L’arringa del buon lupo”, Piemonte Parchi, Speciale 2009: 34-35
Sancineti M. (2012), “L’arringa del buon lupo”, Apollinea, gen-feb: 40
Maradei G. (2013), “La storia delle storie”, Apollinea, gen-feb: 32