Tappa 1 - Matera - Foggia
13/05/2017
“Non andare dove il sentiero ti può portare, vai invece dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia”
Ralph Waldo Emerson
Per affrontare al meglio questo viaggio abbiamo ricevuto un regale speciale: ogni mattina c’è una persona che ci incoraggia ad andare avanti con un messaggio a tema con la tappa o con gli stati d’animo che probabilmente il viaggio in bicicletta ci farà vivere. Tutte le frasi che aprono gli articoli del diario vengono da lì. Anche se la massima di Emerson non ci è stata regalata alla prima tappa abbiamo voluto utilizzarla per aprire il diario perché a Foggia abbiamo fatto il primo incontro casuale che ha cambiato le sorti, il percorso e gli incontri del Mast2019. Nell’hotel infatti al momento del check-in sentiamo dirci: <<Andate ad Orus?>> . Orus è la pronuncia esatta di Aarhus ed è molto raro trovare chi l’azzecca. Capiamo subito che è qualcuno che ci è già stato e che conosce la Danimarca. E’ Guido Cappio di Accordo. Dopo un veloce scambio di battute ci diamo appuntamento per la colazione. La mattina seguente subiamo una valanga di proposte, idee e suggerimenti. Guido è già al lavoro per aiutarci in questa impresa. E il suo aiuto si rivelerà molto prezioso.
Abbiamo attraversato i campi coltivati a grano, subito dopo Matera, probabilmente nel momento migliore dell’anno. Fino a quel momento non avevamo ancora ben chiaro cosa stavamo facendo. Finalmente eravamo partiti!
Aggiornamento dal sellino.
Non siamo bikers e con questo viaggio vogliamo dimostrare che senza allenamento è possibile viaggiare con la bici elettrica coprendo anche grandi distanze. Il problema non sono le gambe ma il dolore nello stare seduti tante ore sul sellino! Primo giorno: il dolore diventa acuto dopo una quarantina di chilometri.