Antonio Centola espone, Giuseppe Centola puntualizza e Mario Ierace commenta. Il Trio La Ricotta presenta in conferenza stampa il nuovo spettacolo "La Storia siamo noi" come fosse già in scena, con la stessa ironia. Dal 15 aprile sipario aperto al CineTeatro 2 Torri di Potenza per "La Storia siamo noi"...e anche un po' di geografia. Lo spettacolo sarà storico ma parlerà della quotidianità: "si impara la storia per meglio conoscere il presente, affrontare il futuro e soprattutto per non ripetere errori". I testi sono principalmente scritti da Mario Ierace con l'intervento di un personaggio social, Tonino Manicotto, voluto da Antonio Centola. Conosciuto e apprezzato su Facebook, il potentino Tonino Manicotto rappresenta l'unica novità narrativa del progetto. Lo standard infatti sarà quello di sempre de La Ricotta, legato a tempi e ritmi del cabaret. Il Trio, tutto lucano, gioca in casa raccontando la geografia di questo territorio attraverso "dissesti" attuali e antichi. "E' da quando è arrivato Zanardelli - sottolinea Antonio Centola- che in Basilicata non è cambiato niente". Nello spettacolo si darà voce al potentino, si parlerà di politici facilmente riconoscibili. Gli ambienti scelti? Tra gli sketch, vedremo una fila davanti un ufficio comunale con due scritte: agibile e non agibile, un particolare ufficio di collocamento dove addirittura c'è lavoro, una piazza con prove in corso di comizi prima di scendere in campo per creare movimenti politici. Ci sarà una piramide, si una piramide. Come a rappresentare la maestria degli antichi egizi di fronte alla pochezza moderna. E ascolteremo "leggende metropolucane", leggende metropolitane rese più lucane.
"Non vogliamo dare nessuna morale - puntualizza Antonio Centola- . La nostra gioia e' essere tornati al Teatro 2 Torri dove abbiamo fatto il primo spettacolo nel 1991. Abbiamo sentito questo richiamo alla nostra storia. Pensiamo che il cuore della città di Potenza sia il centro storico, dispiace molto vederlo abbandonato. E la nostra più grande soddisfazione e' quando uno spettatore, a fine spettacolo, ci dice di aver passato due ore senza pensieri".
Per informazioni: laricotta.it