<<...il nostro formaggio è famoso
è arrivato a Milano, pure
all'America, è arrivato a tutte
le parti...>>
Viene definita la sagra più longeva della Basilicata e si svolge a Filiano, un paese della provincia di Potenza che si trova nel territorio individuato dal Ministero dei beni culturali e delle attività culturali e del turismo tra gli attratori di rilevanza strategica nazionale. E' la Sagra del Pecorino di Filiano e prodotti lattiero caseari, giunta alla 44^ edizione nelle giornate del 2, 3 e 4 settembre 2016. Un'edizione, organizzata dall'Amministrazione comunale, più ricca nel percorso e nell'offerta. La prima giornata, infatti, ha visto protagonista la vicina Frazione di Carpini con una visita guidata alle pitture rupestri di Tuppo dei Sassi Riparo Ranaldi, un incontro dibattito sul tema del "museo diffuso" - l'eredità della Provincia tra realtà e prospettive, punti di degustazione enogastronomica e momento musicale di Vito Possidente Animation. Con la seconda giornata, si è entrati nel vivo della manifestazione. Il Pecorino di Filiano è una Denominazione di origina protetta. Da tante generazioni è un simbolo del legame con il territorio ma anche un'opportunità per lo sviluppo economico dell'intera Basilicata. A Filiano il Pecorino non è solo il nome di un formaggio, è il sapere e l'esperienza tramandata dai nonni, un motivo di orgoglio per chi conosce il valore del l'immensa eredità che hanno lasciato. Un prodotto di qualità, quindi, da valorizzare e tutelare nel tempo. Tematiche affrontante nel seminario "Le eccellenze lucane nel settore caseario: il Pecorino di Filiano Dop". E con l'apertura della mostra mercato, le strade si sono riempite al suono degli organetti dei Dragon Folk. Il percorso ha riunito i produttori di trenta comuni dell'area nord occidentale della Basilicata, area di produzione con più di 160mila capi di ovini. La terza e ultima giornata si è aperta con una visita guidata nella Storia e nella Preistoria. Nei giorni precedenti era possibile prenotare il giro tra le pitture rupestri di Filiano, la Riserva naturale Agromonte Spacciavoschi e il sito archeologico paleolitico di Atella. La diretta della manifestazione è stata a cura di Radio Carina. Anche chi non era presente alla Sagra ha gustato le caratteristiche dei prodotti in mostra grazie alle interviste fatte ai numerosi stand. Concerto conclusivo in piazza con Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo, inconfondibili note sotto il cielo del Vulture.