Abbiamo intervistato Felice Lapertosa, laureato in Tecnologia Agrarie all'Università degli Studi della Basilicata, attualmente Presidente dell'Associazione di produttori agricoli Orti del Melandro che ci parla dell'asparago selvatico.
Raccontaci qualcosa sull'asparago, cosa è?
L'asparago selvatico è una specie spontanea appartenente al genere dell'Asparagus officinalis che cresce in tutta la Macchia Mediterranea ed in particolar modo in Basilicata nord Occidentale, tra le altitudini della collina e le montagne dell'Appennino Lucano. Questa pianta di origine eurasiatica, più precisamente del Medio Oriente, viene riconosciuta ed apprezzata per i suoi principi attivi salutistici e le qualità organolettiche raffinate.
Asparagi melandrini |
Felice Lapertosa |
Quali sono dunque i benefici per l'organismo?
L’asparago è povero di sodio, più ricco in minerali quali ferro e calcio, ma contiene soprattutto potassio e fosforo, importanti precursori della vitamina A, C e dell'acido folico. L’asparagina è abbondante in questa specie e si tratta di un aminoacido essenziale, che cioè non viene prodotto dal nostro organismo e ne assumiamo esclusivamente attraverso l'alimentazione.
Quando è tempo di raccoglierlo?
Dalla primavera fino al mese di giugno ne raccogliamo i turioni, ovvero i germogli teneri che si originano dal rizoma, un particolare apparato radicale sotterraneo.
Essi ne costituiscono la parte edule e crescono all'ombra della pianta madre chiamata asparagina, che resta vitale per più di qualche anno ed in settembre produce delle piccole bacche verdi sferiche che contengono i semi con cui si propaga grazie al vento.
Molte persone provano a piantare l'asparagina nel proprio giardino per avere i selvatici a portata di mano, proviamo a dare qualche indicazione?
E' comune trovare in Agricoltura l'asparago di allevamento che appartiene ad un'altra specie, mentre l'Asparagus acutifolius, che è quello che nasce spontaneo si può trapiantare in vaso od in giardino, avendo cura di recuperare tutto l'apparato radicale, senza lesionare il rizoma con le sostanze di riserva e le nuove gemme pronte ad uscire. Da farsi in terreno leggero, bruno e ricco di humus. Da tenere all'aperto.
Sfatiamo un mito: l'urina puzza perchè l'asparago “purifica”?
Esatto, la classica molecola che dona odore alle urine , dopo aver consumato l'asparago si chiama metil-mercaptano, ed è una molecola aromatica, appunto profumata, contenuta nel turione che passa dal nostro organismo e viene scartata attraverso le urine; in questo modo dà la sensazione di aver purificato dalle scorie il nostro organismo, invece è bene ricordare che consumare dosi eccessive di asparago, può appesantire il sistema renale, per la presenza di molecole e altre sostanze contenute nel germoglio.
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