Mi piacerebbe conoscere tutti i lettori del giornale per sapere quale idea si sono fatti del lavoro che stiamo facendo.
Mi piacerebbe chiedere un parere, ricevere critiche costruttive, dialogare sul futuro della Basilicata.
Mi piacerebbe che il cacciatore di San Martino d'Agri che mi ha aggredito verbalmente il mese scorso mentre consegnavo di persona il giornale capisse che il Parco dell'Appennino Lucano è una risorsa, ma bisogna creare opportunità. Le cose non succedono da sole, bisogna attivarsi e avere idee innovative per attrarre turisti, non basta un cartello stradale.
Mi piacerebbe che il cacciatore di San Martino, e i suoi colleghi contrari al Parco, capissero che possono continuare a girovagare per i boschi alla ricerca di fauna selvatica ma invece di ucciderla potrebbero, vista la conoscenza che hanno dei luoghi, portare scolaresche e turisti a osservare quegli animali per farli diventare una risorsa per le generazioni future.
Mi piacerebbe che i giovani lucani desiderino tornare in Basilicata appena laureati.
Mi piacerebbe che i giovani lucani prima di rassegnarsi di vivere da un'altra parte almeno una volta ci provino a creare qualcosa qui.
Mi piacerebbe che i giovani lucani prendessero in mano la situazione politico-amministrativa dei loro comuni di residenza mandando a casa i “vecchi” (Scotellaro sindaco a 23 anni!) e orientando l'azione politica animati e ispirati da tre principi: risolvere i problemi, pensare al bene comune, scegliere sempre la legalità. Il futuro della Basilicata comincia da qui.
Rocco Perrone