Se state leggendo queste righe vuol dire che avete tra le mani la prima copia di “Al Parco”. Ok è ovvio, lo so, ma voglio rimarcarlo per aumentare la consapevolezza che sia tutto vero. La redazione del giornale è composta da giovani lucani che credono nella Basilicata e che hanno accettato una sfida nata più di quattro anni fa, durante i quali hanno pubblicato regolarmente un giornale mensile, “Kaleidoscopio”, che trattava argomenti riguardanti la comunità di Satriano di Lucania. Nel frattempo si sono laureati, hanno viaggiato e fatto esperienza nel campo del giornalismo. Ora si sono messi in testa di vivere e lavorare in Basilicata facendo il lavoro che gli piace e per cui hanno studiato. Roba da folli, eh! E invece no.
Siamo ragazzi comuni pieni di entusiasmo e con tanta voglia di fare. Il progetto editoriale scelto mira a creare un organo di informazione a servizio principalmente dei cittadini del Parco che purtroppo non hanno ancora sviluppato un senso di appartenenza collettivo al territorio protetto. Non si possono spiegare le cause in poche battute e poi non ci interessa piangerci addosso e parlare degli errori del passato (sì, bisogna conoscerli), noi vogliamo proporre soluzioni per il futuro. E “Al Parco” è una di queste. Parlare degli eventi e delle attività ecologiche del Parco, delle sue peculiarità come delle sue contraddizioni, può essere un utile strumento per far sentire gli abitanti parte di una cosa comune.
Noi stiamo facendo la nostra parte, o almeno ci proviamo. Quello che vi chiediamo è di sostenerci e di credere nel nostro progetto. Il primo appello va alle ProLoco, che nonostante siano state tutte contattate (chi telefonicamente chi via posta elettronica) non hanno risposto all’invito e non ci hanno segnalato gli eventi che si svolgono nel loro paese. Unica eccezione Castelsaraceno. Agli imprenditori, agli organizzatori di eventi e agli amministratori pubblici: se credete nella Basilicata e nel suo futuro dateci fiducia.
L’ultimo pensiero va ai giovani abitanti del Parco: contattateci e discutiamo delle vostre idee. Siamo disposti a rischiare e a credere nei vostri progetti. Vi ricordo che siamo completamente indipendenti.
Siamo noi l’editore del nostro giornale.