Lo scopo dell’iniziativa è quello di creare una rete dei luoghi dove il poeta ha vissuto e lavorato.
Matera entra nel club insieme a San Mauro di Romagna, Urbino, Firenze, Bologna, Massa, Livorno, Messina e Pisa.
A Matera e, precisamente al liceo Classico Duni, Pascoli ottenne nel 1882 il suo primo incarico, subito dopo la laurea conseguita all’Università di Bologna. Qui, nella città dei sassi, il poeta rimarrà fino al 1884.
Della città lucana, in seguito, scriverà “Sì: delle città in cui sono stato, Matera è quella che mi sorride di più, quella che vedo meglio ancora, attraverso un velo di poesia e di malinconia”.
La cerimonia di inaugurazione ufficiale si è tenuta, nei giorni scorsi, al “Teatro dei Differenti” di Berga, alla presenza dei sindaci di tutte le città facenti parte del club e del presidente della Fondazione Giovanni Pascoli, Alessandro Adami che ha ricevuto il "San Cristoforo d’oro", lo storico premio indetto dalla città lucchese il giorno del suo santo patrono.
Anche il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha partecipato e, come agli altri, è stato omaggiato con la tradizione medaglia. Un’occasione importante per la città dei sassi per arricchire ulteriormente il suo patrimonio artistico, storico e culturale.
Tra gli obiettivi del club delle città pascoliane vi è l'organizzazione di incontri e convegni in memoria del poeta e la predisposizione di un’apposita segnaletica nei posti da lui vissuti e frequentati.
Un’iniziativa lodevole in memoria di uno dei più grandi poeti della storia italiana.
di Mariapina Fortuna