Quello a Potenza, nello spiazzale davanti la chiesa di Santa Maria del Sepolcro, è il 994esimo concerto del gruppo di Pignola nato come cover band di Vinicio Capossela e ora pronto al terzo disco di inediti. Con Rocco Spagnoletta, chitarra e vocal dei MM, abbiamo parlato di musica, live, lavoro.
Come è andata l'estate dei Musicamanovella?
La fine dell’estate porta un po’ di malinconia specialmente quando si è suonato tanto, si è viaggiato. L’esperienza del tour va oltre il concerto, è un vortice di emozioni che solamente la gente può darti. Siamo molto contenti dell’estate appena passata come ci succede già da 5 anni.
Cosa rappresenta per voi Vinicio Capossela?
Qui ti rispondo personalmente: probabilmente senza la musica di Capossela non mi sarei appassionato alla letteratura e all’arte in genere. Grazie alle sue canzoni ho conosciuto Celine e John Fante, Tom Waits e i Pogues, quindi, ha contribuito non poco alla mia formazione. Come Musicamanovella a lui dobbiamo il nome e l’inizio della nostra attività.
Quali sono le differenze tra l'eseguire brani propri e brani di altri?
L’emozione di cantare quello che ho scritto è enorme ma trovo che alcune cover ci rappresentino. Quest’anno, ad esempio, uno dei momenti più belli del concerto era l’omaggio a Stefano Rosso con la sua Storia disonesta. A un certo punto però chi ha qualcosa da dire lo deve dire anche se all’inizio è difficile (soprattutto al sud) avere un pubblico interessato a canzoni inedite.
Quanto è importante la collaborazione tra artisti?
Penso sia fondamentale confrontarsi e noi lo facciamo quotidianamente con artisti non solo nel campo della musica. Non intendo entrare nel merito di un discorso locale perché a te farei fare uno scoop ma scatenerei le ire dei baroni della musica lucana.
Lavoro e immigrazione è un binomio inscindibile?
Non posso pensare che nel 2013 si facciano distingui tra italiani e immigrati. Da sempre i paesi che si sono emancipati più velocemente sono quelli di fronte al mare dove le razze si sono mischiate aprendo le menti le une alle altre. Non è un problema ma una necessità culturale ed economica, lo dobbiamo capire tutti!
Musica popolare o musica rock per i Musicamanovella?
I due generi non si escludono a vicenda ma non uso catalogare la musica. Se la racchiudiamo nei generi la musica diventa generica. Provengo da uno dei tanti gruppi folk della Basilicata. Ho girato il mondo fin dall’età di 10 anni portando in giro la musica popolare di Pignola e della Lucania. Ho Infantino e Matteo Salvatore tra i miei maestri. Ma ogni giorno la musica è in evoluzione, noi siamo in evoluzione. Le robe che scrivevo un anno fa mi sembrano vecchie, la musica popolare concepita come 10 anni fa non può funzionare, la porteremo sempre con noi come possiamo portare i versi di Orazio ma non possiamo pensare di scrivere ancora così. Il rock altrettanto è in ogni cosa che facciamo ma contempla anche esso una costante evoluzione.
Progetti futuri?
A breve inizieremo la lavorazione del 3° disco che chiuderà la TRILOGIA dell’AMORE con L’amore è cieco o ci vede poco e Te lo giuro su Vinicio Capossela. E poi siamo a 994 concerti, speriamo di arrivare a 1000 entro l’anno. Il 2014 sarà il decimo anno di attività dei Musicamanovella, faremo un grosso evento per tutti e con tutti quelli che in questi anni abbiamo avuto con noi. E poi chi lo sa cosa il destino avrà in serbo per noi.