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Martedì, 09 Luglio 2013 11:24

Leonardo e la Gioconda davvero in Basilicata?

Scritto da Rocco Perrone

La Monna Lisa più famosa del mondo è davvero sepolta a Lagonegro?

Dmitrij Sergeevič Merežkovskij nel 1901 indicò, nell’opera Leonardo da Vinci o la resurrezione degli dei, quale luogo della morte della Gioconda (Lisa Gherardini del Giocondo) resa immortale dal genio del Rinascimento, la città di Lagonegro contro le fonti tradizionali che la riportano a Firenze.

E’ un fatto realmente accaduto o l’autore intendeva lasciare un messaggio criptato?

Lo scrittore, affiliato alla loggia massonica europea degli Illuminati, vuole forse dirci che in Basilicata è nascosto qualcosa di importante legato a Leonardo? Si riferiva forse all’autoritratto lucano di Leonardo ritrovato nel 2008 in una casa patrizia di Acerenza?
<<Non può non essere preso in considerazione – ci dice Nicola Timpone del GAL La Cittadella del Sapere - che il libro sopracitato fa parte della trilogia Giuliano l’apostata (la morte degli dei). E dove era situata fino al 1930 l’unica statua al Mondo di Giuliano l’apostata? Sulla sommità della cattedrale di Acerenza, in Basilicata>>.
E’ questa una storia affascinante che tiene insieme templari, massoni, grandi artisti, donne leggendarie, viaggiatori.

E le ipotesi per sciogliere il nodo sono tante. Da qualche mese è possibile scoprirle nel museo di Monnalisa ospitato nello storico palazzo Corradi a Lagonegro.

Articolo pubblicato su Al Parco Estate 2013

#monnalisalagonegro


 

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