Teana festeggia il carnevale con una tradizionale manifestazione nella quale sono presenti una serie di maschere e personaggi che compongono un colorato e variegato gruppo. Nell'ultimo sabato del periodo dedicato a frappe, castagnole e all'arte del travestimento questo corteo invade il paese e la sua piazza principale, dando vita ad una rappresentazione che affonda le sue radici nel mito, caratterizzata da canti e balli.
Tra le figure principali del Carnevale teanese troviamo:
il pezzente, il capo maschera che fa da guida al gruppo di “poveri” che bussano alla porta delle case per chiedere del cibo, soprattutto “u zizz”, la salsiccia. Indossa una maschera di pelle di capra, un pastrano ed un sacco a tracolla in cui mettere le offerte. In una mano porta un bastone e nell'altra un cesto in cui raccoglie le uova. In bocca tiene una pipa fatta con cannuccia e ghianda;
il portafortuna, che distribuisce, appunto, la fortuna ai passanti ed ai partecipanti alla festa, regalando bigliettini con antiche espressioni dialettali o proverbi. Porta una gabbia con un uccello selvatico ed indossa una maschera di pelle di capra;
Carnevale, ovvero il contadino vizioso che viene trascinato dai Carabinieri per essere processato. E' imbottito di paglia e traballa continuamente mentre le guardie lo tengono fermo con delle funi;
Quaremma, la moglie di Carnevale che durante tutto il tempo della sfilata fila lana grezza appesa alla conocchia che tiene intorno alla vita; la lana scende fino al fuso che lei fa girare sulla gamba destra, l’ammorbidisce con la saliva che preleva dalle labbra con il pollice e l’indice della mano destra. Nella tasca del grembiule tiene stretto il gomitolo che sta arrotolando. Allegoria della vita che ha un inizio, la lana sul fuso e della morte allorché avrà finito di filare;
l’urss (l’orso), una feroce maschera animale coperta tutta di pelli scure che porta alla vita lunghe catene che strisciano per terra insieme a campanacci che provocano un rumore infernale. Porta in mano “il munnolo”, un lungo bastone con un pesante straccio alla punta cerca di sfuggire alle guardie che lo tengono prigioniero dimenandosi con violenza.
i carabinieri, che hanno il compito di tenere incatenati sia l’orso che Carnevale;
Nel corteo ci sono poi altri personaggi meno antichi come le coppie degli sposi, il prete, il medico e l’infermiere. Dietro a tutti i suonatori ed ai bambini che seguono incuriositi, tutti quelli che vogliono accodarsi.
Il processo a Carnevale
La festa di Teana si conclude con la scena del processo: Carnevale deve essere giudicato per la sua cattiva condotta insieme all'Orso.
Il processo si tiene nel “chianuro”, ma è un processo ingiusto perché a Carnevale viene dato un avvocato buono solo a balbettare.
Dopo aver subito la condanna, carnevale viene fucilato e l’orso finalmente riesce a liberarsi dalle guardie e corre, tra le urla di spavento della gente, verso il tavolo su cui carnevale sta per cadere, lo carica sulle spalle e scappa verso i campi.
Fonte: Racconto inedito di Rosario Castronuovo, poeta, ricercatore locale