Maschera simbolo del Carnevale trecchinese è la figura del "Cantacronze", l'esecutore cioè di canti di quartine in vernacolo, variamente rimate, detti appunto "cronze".
E' un pastore vestito con giacca di pelle di agnello con pelliccia rovesciata all'esterno, il cappellaccio e, ai piedi," 'e zampitti", cioè scarpe costituite da una base di cuoio che difende la sola pianta del piede e da corregge che si legano intrecciate alla gambe.
Accompagna il suo canto con il "cupe-cupe" uno strumento costituito da una membrana di pelle o da una vescica di maiale o anche da una tela, legata sull'apertura, in genere sempre piuttosto larga, di un recipiente di coccio, di legno a doghe o di un unico blocco, o anche di lamiera dal quale il suono è ottenuto dallo strofinio prodotto dalla mano bagnata sulla canna.