Marsico Nuovo come l’Islanda. Esattamente come un “Viaggio al centro della terra”. Esplorate per la prima volta dal Gruppo speleologico Faentino, le Grotte di Castel di Lepre, località nel comune del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, sarebbero lo scenario ideale per l’ambientazione del famoso romanzo di Jules Verne.
Una bella avventura per qualsiasi gruppo di appassionati ed esperti speleologi tra gallerie, strettoie, saloni franati, salti di diversi dislivelli, rapide, cascate e stupendi angoli rocciosi.
L’assordante fragore dello scorrimento dell’acqua, che accompagna l’esploratore per tutti i 1800 metri di percorso, è il biglietto da visita della “Zona delle vasche”, così chiamata per le particolari forme dei recipienti naturali sotterranei.
A gallerie comode ed ampie si alternano cunicoli stretti e difficili da superare. Gli ostacoli d’acqua si oltrepassano grazie ai tunnel superiori, ma spesso la volta si abbassa in modo vertiginoso costringendo l’esploratore a proseguire strisciando.
Ricerche dirette, senza trappole, hanno permesso di studiare i diversi esseri viventi di piccole dimensioni che hanno trovato nelle caverne il loro habitat naturale.
Tra le tante specie, alcune non ancora catalogate da parte degli esperti, vi sono i Troglobi: animaletti minuti che hanno sviluppato un elevato senso del tatto per adattarsi alla vita cavernicola.
Le Grotte di Castel di Lepre, non fruibili da parte dell’avventuriero dilettante, sono una delle mete preferite dagli speleologi dove spesso concludono il loro anno di addestramento.