Diario di viaggio di John Moriarty, giovane inglese conosciuto all’aeroporto di Barcellona
Riassunto capitoli precedenti
John è uno studente inglese di archeologia. Si trova in Basilicata per caso. Conosce Francesca al Lago Pantano di Pignola. Il giorno dopo vanno a Castelmezzano
a fare il Volo dell'Angelo prima di arrivare agli scavi di Grumentum dove incontrano un'amica di Francesca. Dopo aver mangiato in un agriturismo nei dintorni escono a rilassarsi sotto una quercia secolare.
...Mentre gli occhi si perdono tra il lento fruscio dei rami lei si sdraia accanto a me...
Capitolo VII
<< Grazie del pranzo, sei stato molto gentile ad offrire anche per i miei amici, la maggior parte degli inglesi che ho conosciuto erano tirchi!>>
<< Per te potrei fare qualsiasi cosa >>
Cavolo, l'avevo detto davvero! Una vocina nella testa continuava a ripetermi << O mio Dio, l'ho detto, l'ho detto, l'ho detto! >>
Girai subito la testa verso di lei per vedere la sua reazione. Quel movimento durò un'eternità. C'era dentro tutto: le ore passate insieme, le mie speranze, l'affetto, l'abbraccio dopo il Volo dell'Angelo, la giornata ancora da vivere insieme. Avrei potuto rovinare irrimediabilmente tutto oppure poteva essere la mossa giusta per non staccarmi mai più da lei. In ogni caso dovevo farlo. E feci bene a farlo!
Lei aspettava di incontrare i miei occhi con un sorriso appena accennato e uno sguardo sicuro che poteva fermare il tempo.
<<Davvero? >>
<< Sì >>. Avrei voluto urlare quel maledetto sì, invece mi è uscito con un filo di voce, e non ho aggiunto altro, ero ipnotizzato, il tempo si era fermato, bloccato. Ma lei correva più veloce del tempo e mi disse: <<Allora vieni con me>>
<<Dove andiamo?>>
<<A bagnarci i piedi>>
Mi feci avanti. Per starle dietro dovevo correre più veloce di lei. La presi sottobraccio. Guardandola negli occhi, mentre ci avvicinavamo ai suoi amici, le canticchiai il finale di “Born to run”, il pezzo del Boss che avevamo sentito in macchina qualche ora prima: << Someday girl I don't know when we're gonna get to that place / Where we really want to go and we'll walk in the sun / But till then tramps like us baby we were born to run... >> (un giorno ragazza, non so quando, arriveremo in quel posto dove davvero vogliamo andare e cammineremo nel sole ma fino ad allora, i vagabondi come noi sono nati per correre). Cantò l'ultima parte insieme a me.
Mi sembrava di volare! Adesso che desideravo fermare il tempo, ora, proprio lì, in quel preciso istante, il momento svanì e in un attimo eravamo già dai suoi amici che ci aspettavano sorridendo.
<< Siete pronti? >>
To be continued...