Tappa pianeggiante. La nostra App (Ride with GPS) ci segnala i percorsi adatti alla bicicletta. Ha un solo difetto: prende tutte le montagne a tiro! Per portarci lontano dal traffico su strade più sicure ci fa fare deviazioni molto panoramiche che hanno belle percentuali di dislivello. Tutto sommato non ci lamentiamo, con la bici elettrica sono affrontabili. E’ straordinario pedalare con l’Adriatico al lato, ci sentiamo privilegiati. La ciclovia dell’Adriatico è ben segnata, è un “lungo mare” che non finisce mai. Abbiamo programmato le 19 tappe ma ci lasciamo trasportare dagli imprevisti. Cinzia Di Vincenzo ci ha messo in contatto con la biblioteca di Pesaro (che il comitato per la salvaguardia di Chieti ha preso a modello) così facciamo tappa anche qui. Ci accoglie Marina Della Bella che ci introduce alla Biblioteca raccontandoci la sua storia con qualche numero: oltre 50mila persone si sono iscritte su una popolazione di poco inferiore ai 100mila! Guarda l’intervista qui.
Riprendere dopo la pausa è terribile: le gambe sono mattoni e il sedere si rifiuta di appoggiarsi di nuovo sul sellino. Ci vogliono almeno 10 minuti di dolore, di flagellazione autoprocurata, prima che si riscaldi e sia di nuovo sopportabile. A Riccione troviamo Paola amica di Emanuele che fa il tratto fino a Rimini insieme a noi. Guarda qui l’arrivo a Rimini.