Sento per la prima volta il disco dei Basiliski Roots in questo momento. Già conosco a memoria tutte le canzoni, come me tanti altri. Le abbiamo prese al volo durante i concerti in giro per la Basilicata. E ora ce le abbiamo dentro lo stereo, è tutto vero. Da un paio di giorni a Satriano, dove è nato il gruppo, le auto sparano dai finestrini un suono conosciuto. E' successo qualcosa di speciale da queste parti. <<Ora possiamo ascoltare i Basiliski quando vogliamo, non siamo più costretti a inseguirli nei live!>> scherza Nella che poi precisa: <<abbiamo già programmato di vederli al Pollino Music Festival il 4 Agosto>>. In realtà la prima data utile è al Blue Lion a Potenza il 18 Luglio prossimo in cui ci sarà la presentazione ufficiale del disco. La data più attesa, forse, l'11 Agosto a Voci dal Sud a Sant'Arsenio.
Il titolo del primo disco dei Basiliski Roots è Basilonia come la prima storica canzone scritta da Massimo Muro, autore e voce del gruppo. <<Quando ha telefonato il corriere espresso – ci dice - ho capito che era fatta, finalmente. Sono subito uscito fuori e ho aspettato che arrivasse davanti casa. Prima di aprire le scatole con i dischi ho chiamato gli altri per vivere insieme un momento indimenticabile>>. Gli altri sono: Rocco Mastroberti, Maurizio Fiore, Raffaele Saganeiti, Pierfrancesco Giorgio “Spenk” e Fabio Sabato. Il lavoro è stato registrato negli studi di Casalunatica a Potenza con Gianluca Sanza. Hanno arricchito il sound le collaborazioni di Mariano Caiano che ha fatto vibrare tambourine, cowbells, cabasa, triangle e nyahbinghi drums, Antonello Ruggiero con la batteria e Francesco Pafundi al sax.
I Basiliski con “Basilonia”, “Sinoro Ska” e “Italy” raccontano la Basilicata (e l'Italia) dell'emigrazione, della corruzione, della disoccupazione. “Ogni problema sparisce” quando pensi a che “Bella giornata”, uno di quei pezzi che ti rimangono fissi in testa da subito. La svolta in dialetto del ritornello di “Guardami” si balla a occhi chiusi. L'amore arriva con “Resta qui” e se ne va con “E n'zist” (e i suoi ricorsi che regolarmente si presentano). Il capolavoro è dentro “Italy”: “ma sai che bello se l'Italia fosse una Repubblica fondata sull'amore? Si eviterebbero stragi di stato, spargimento di sangue e di dolore”. Se avete pazienza, poi, c'è una sorpresa. Il disco è dedicato a chi non c'è più e a chi negli anni ha dato il suo contributo alla realizzazione del progetto. <<Negli ultimi mesi abbiamo creato un fondo cassa grazie ai live – ci spiega soddisfatto Massimo Muro – con il quale abbiamo potuto autoprodurci. E' una piccola dimostrazione che se si crede nei propri sogni, con tenacia, pazienza e determinazione, si possono cacciare dal cassetto>>. Nel frattempo si sta preparando il lancio del canale ufficiale You Tube per presentare il disco al World Wide Web. Poi, chissà!
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Nella realtà offline non è difficile riconoscerli: sono uno dei pochi gruppi lucani che fa ballare. Impossibile resistere al sound, anche un solo movimento di polpaccio lo farete, garantito.
E se in questa estate lucana vi capita di ascoltarli non fate i tirchi e acquistate il cd per sostenerli concretamente e alimentare il sogno.
Articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 7 Luglio 2013