Sto girando per i festival e i concerti lucani. Una sintesi dettagliata a fine estate.
Dopo il Metaponto Beach volevo fare tre proposte.
La prima è qualcosa di già sperimentato da Multietnica, cioè mettere insieme i festival lucani. Era quella la strada giusta. Però dobbiamo essere in grado di fare un passaggio in più. Non basta inserirli nello stesso cartellone. Sarebbe bello studiare un viaggio tra i festival lucani dove si può campeggiare. Il popolo delle tende è rilassato e ha voglia di divertirsi. Creiamo 15, o 30, giorni di festa non stop. In ordine di anzianità si scelgono le date. O meglio, non il numero di edizioni ma da quanti anni l'evento si svolge negli stessi giorni o nello stesso periodo (tipo primo weekend di Agosto). E poi incastriamo tutto. In situazioni di stallo si vota. Eh, la democrazia è “brutta”, faticosa. Perché ti permette di non cedere. E perchè siamo pigri e assuefatti alla pace sociale rintanati nelle nostre posizioni.
Bisogna accettare le regole di partenza e anche la sconfitta, una volta per tutte!
Secondo, li facciamo tutti GREEN! Vendiamoci (si è la parola giusta) fuori come la regione dove i festival boicottano il monouso, fanno la raccolta differenziata, piantano alberi, utilizzano solo prodotti lucani di stagione, stampano su carta a marchio FSC o riciclata.
Questa rivoluzione non la farà la politica lo capiamo o no? Dobbiamo farla noi!
Terzo: don’t stop the music! Quanto mi è mancato il dj set del Metaponto Beach… non tanto perché c’era scritto e non c’è stato quanto per quello che sarebbe potuto succedere e non è successo. L’anno scorso probabilmente uno dei momenti più belli dell’estate lucana. La notte e l’energia fanno selezione e alla fine rimane chi c'ha il fuoco dentro. Che peccato! Si respirava armonia e tanta voglia di ballare.
C'era la Reggae Meridional Reunion e pure i brasiliani!
Quindi per favore un appello agli organizzatori: prevedete sempre un dj set finale per gli irriducibili, che in quelle situazioni nascono le cose belle.
Rocco Perrone
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